Ellende - Todbringer


TITOLO: Todbringer

ARTISTA: Ellende

GENERE: Ambient/Post-Black Metal

ANNO: 2016

PAESE: Austria

ETICHETTA: Talheim Records


Ellende è una one-man-band austriaca capitanata da Lukas Gosch, che quasi un anno fa fece uscire il proprio secondo full-lenght dal titolo "Todbringer", ossia "Portatore di Morte", tramite la Talheim Records (sempre austriaca).
Era da qualche anno che sentivo parlare di questa band, e appena uscì questo album lo ascoltai con disinteresse, arrivando comunque a piacermi. Lo scorso 2 Luglio mi capitò l'occasione di vedere questa band dal vivo in occasione dell'ATMF Fest tenutosi a Resia, in provincia di Udine, e credo ci sia poco da dire se non che quel live mi ha fatto ricredere su tutto quello che prima mi faceva storcere leggermente il naso riguardo gli stessi Ellende.
Cercherò di analizzare l'album sotto un paio di aspetti, riguardanti in particolare la versione fisica dell'album, per poi soffermarmi sulla musica vera e propria. Il dipinto in copertina, realizzato dallo stesso Lukas, riassume alla perfezione quello che è l'album nella sua interezza, mettendo assieme bellezza e tristezza, e in unione al packaging denominato dalla stessa etichetta come "Flower Digipack" (come potete vedere dalle foto qui in basso) creato appositamente per l'occasione, rende unica questa piccola gemma.
Questo album della durata di (circa) 56 minuti è un concentrato di sofferenza difficile da scrollarsi di dosso, anche dopo ore dall'ascolto. Il sound della band è molto simile a quello dei tedeschi Heretoir, però attraverso l'utilizzo di pianoforte e archi sono riusciti a mio parere a distaccarsi da quella che credo sia la loro influenza principale. Il songwriting è impeccabile. La melodia, la struttura, la durata dei giri e il drumming stesso sono perfetti e faccio i miei personalissimi complimenti a Paul per il lavoro che ha fatto dietro le pelli su tutto l'album, ma soprattutto lo scream dello stesso Lukas capace di far accapponare la pelle a chiunque lo senta. L'unica nota negativa dell'album è l'utilizzo di alcuni effetti sulla voce che a mio parere guastano l'atmosfera generale.
"Todbringer", ormai sold-out, è in conclusione un viaggio nella miseria dell'essere umano, nella morte, e nella tristezza di un animo infranto dalla calunnia di un mondo fin troppo severo.
Consiglio calorosamente l'ascolto di questo capolavoro, perchè è veramente il caso di definirlo come tale, e se potete compratelo in digitale tramite il Bandcamp della band, oppure cercatelo in formato fisico su piattaforme come Discogs.

Francesco C.

IMPERDIBILE

Tracklist:
1. Am Sterbebett der Zeit
2. Ballade auf den Tod
3. Verehrung
4. Scherben
5. Versprochen...
6. Verachtung
7. Am Ende stirbst du allein


Line-Up:
L.G. - songwriting, testi, strumenti, voce, cori, rumori ambientali, artwork.
P.F. - batteria

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