Metallica - St. Anger
TITOLO: St. Anger
ARTISTA: Metallica
GENERE: Heavy/Thrash Metal
ANNO: 2003
PAESE: USA
ETICHETTA: Vertigo
È sempre un bene rispolverare vecchi album. Soprattutto se questi hanno attirato e continuano ad attirare l’attenzione per motivi negativi.
“St.
Anger” è sicuramente il primo che viene in mente quando si parla di
“fallimenti” musicali, almeno nel metal. Un album che è servito da spartiacque
per la band californiana, che ha segnato l’inizio della seconda parte della
loro discografia.
Quest’oggi,
guardando nella mia modesta collezione musicale, mi è saltato all’occhio
proprio lui, chiuso nel suo digipack, e una volta aperto il lettore ed inserito
il disco, ho premuto subito play, senza esitazione.
Ed è
proprio il difetto più grosso di questo disco che le nostre orecchie
percepiscono, sin dall’inizio: la
produzione. Grezza (per essere un disco del 2003, oltretutto di una band che ha
abituato sempre i propri fan a una produzione cristallina), poco chiara e
confusa, dove il basso e le chitarre fanno fatica a sovrastare una batteria
invadente e dal sound troppo metallico (da qui il famoso “set di pentole” di
Lars Ulrich).
La voce
di James è pulita, il che è un bene, ma non in questo disco. Si sentono le
imperfezioni e le stonature, cosa che da un certo punto di vista può anche
piacere, ma nell’insieme rovina parecchio l’atmosfera.
Atmosfera
abbastanza cupa e pesante, che si avverte per tutto il disco (o quasi), un
disco che parla di pentimenti, introspezione, rabbia, tristezza. Non tematiche
facili, assolutamente, ma tematiche abbastanza serie e pesanti. A tratti anche
scomode.
Musicalmente
invece il quartetto di San Francisco ritorna alle origini. Certo non siamo di
fronte a un secondo “Ride the Lightning” o “…And Justice for All”, ma si
ritorna al thrash/heavy tanto piaciuto alle masse e adorato dai fan, senza
ovviamente abbandonare il rock che ha accompagnato la band negli anni
precedenti l’uscita del disco.
Per
chiudere, oso dire che “St. Anger” è un buon album. Un disco difficile da
ascoltare (nel senso negativo del termine), ma che sa farsi apprezzare e che se
sa regalare emozioni se si riesce ad andare oltre i suoi difetti. Difetti
grossi, per carità, ma sorvolabili.
Dategli
un’altra chance.
Antonio R.
VOTO 7/10
Track List :
1. Frantic
2. St. Anger
3. Some Kind of Monster
4. Dirty Window
5. Invisible Kid
6. My World
7. Shoot Me Again
8. Sweet Amber
9. The Unnamed Feeling
10. Purify
11. All Within My Hands
Line Up :
James Hetfield – Voce, Chitarra
ritmica
Kirk
Hammett – Chitarra solista
Lars
Ulrich – Batteria
Ospite
al basso: Bob Rock
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