Antaeus - Cut Your Flesh and Worship Satan


TITOLO: Cut Your Flesh and Worship Satan

ARTISTA: Antaeus

GENERE: Black Metal

ANNO: 2000

PAESE: Francia

ETICHETTA: Baphomet Records



Il black metal delle origini, quello della prima scuola norvegese, ha regalato al mondo ottimi dischi, perle nere pesantissime ed opprimenti, dei buchi neri che risucchiavano tutta la luce del mondo per lasciarlo nel buio più cupo e si è presto evoluto in un innumerevole esercito di band che hanno fatto storia, realizzando album meravigliosi che hanno stravolto il modo di intendere la musica. L’Europa è da sempre stata il campo base del nero metallo, che, pur essendo nato in Norvegia, si è radicato piuttosto rapidamente anche in altri Paesi. Uno di questi, quello forse più importanti al di fuori dei confini norvegesi, è la Francia, che ha dato i natali a gruppi geniali ed originalissimi.
Tra questi gruppi, ahimè, non fanno parte gli Antaeus, i quali, nel 2000, hanno realizzato uno degli album più insapori che le mie orecchie abbiano avuto il (dis)piacere di ascoltare. Certo, il black metal radicale e più tradizionale non brilla certo per originalità. Tuttavia, molti gruppi hanno saputo sfornare canzoni con una propria identità inconfondibile. Gli Antaeus, con questo Cut your flesh and worship Satan (inutile sprecare parole sulla banalità di questo titolo), ci provano. Ci provano con tutte le loro forze. Ma nulla. Il risultato dei loro sforzi sono quasi 35 minuti di noia e di musica insipida, incapace tanto di trasmettere sensazioni negative quanto di stimolare la malvagità dell’ascoltatore.
Chitarre a zanzara, blast beats, scream: gli elementi del black metal ci sono tutti. Ma la sensazione che si ha ascoltando il disco in questione è che tutti questi ingredienti vengano usati perché “se lo fanno gli altri, lo facciamo anche noi”. È una sensazione difficile da spiegare. Quello che emerge dall’ascolto di Cut your flesh and worship Satan (santo Inferno, è proprio orribile e insopportabile questo titolo, tanto è infantile…) è che i membri degli Antaeus sappiano come suonare ma non sappiano perché suonare. La musica composta per quest’album è il corrispettivo di una scrollata di spalle che lascia intendere un semplice ed insulso “perché sì”. Composizioni estremamente pressappochiste, senza anima, senza emozione di qualsiasi tipo.
Volete un consiglio? Evitate questo disco.
Buon ascolto.
Anzi no, niente “buon ascolto”, questa volta.

Federico “Tyst” Querin


VOTO 4,5/10

Track List :

- Inner War;
- Seventh Ceremony;
- Devotee;
- Those With No Eyes;
- Specimen 23;
- Bleeding Blasphemy;
- Nihil Khaos;
- Daemon (live).

Line Up :

- Vocals, Electronics: MkM;
-
Bass: Sagoth;
-
Guitar: Set;
- Guitar: Thorgon;
Drums, Electronics: Storm.



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